Intervenire su un sito di grande pregio, dalla forte identità architettonica, coniugando il rispetto della sua rilevanza storica con l’attuazione di innovativi interventi di messa in sicurezza ed efficientemente energetico: è con questo obiettivo che abbiamo affrontato il servizio di restauro di un palazzo Sette-Ottocentesco di via Crociferi, una delle vie più antiche del centro storico di Catania, oggi patrimonio UNESCO proprio grazie ai suoi edifici barocchi.

Il palazzo in questione, che fa angolo con via Alessi, era per lo più disabitato da molti anni e da tempo soggetto ad infiltrazioni. La prolungata mancanza di interventi di manutenzione aveva portato ad una situazione di degrado generale, che si era esteso all’intera struttura e che richiedeva interventi su più fronti.
Per questo motivo abbiamo provveduto a massimizzare la nostra azione integrando diversi interventi nell’ambito dei massimali del Superbonus 110% e degli altri bonus statali, dalla riqualificazione energetica al consolidamento della struttura dell’edificio, rispondendo con soluzioni su misura anche ai numerosi ostacoli che si sono presentati ad intervento iniziato, non rilevabili dalle indagini preliminari.

Gli interventi strutturali e antisismici
Sicuramente quello sulle strutture è stato l’intervento più impattante. Come detto, gravi danneggiamenti erano stati provocati soprattutto dalle infiltrazioni. Dunque, sulla base del progetto strutturale dell’Ing. Sebastiano Caramagno, per prima cosa abbiamo previsto la ricostruzione totale del manto di copertura dell’edificio e anche della struttura linea a suo sostegno, ormai irrecuperabile, con la creazione di cordoli in sommità.

A questo intervento sulla copertura è corrisposto anche un intervento di consolidamento generale ed antisismico, a partire innanzitutto dalle murature che sono state placcate con reti in fibra di vetro e intonaco strutturale ove particolarmente danneggiate. Sulla base del progetto strutturale abbiamo provveduto anche alla demolizione di alcuni impalcati e solai in acciaio e in laterizio, ormai gravemente pericolanti a causa della corrosione degli agenti atmosferici, e alla loro ricostruzione, con l’impiego di una malta strutturale a bassissimo peso specifico. In ultimo è stato previsto l’inserimento di tiranti d’acciaio che rafforzino i paramenti murari, originariamente costruiti secondo la tecnica della muratura a sacco.

Gli interventi per l’efficientamento energetico
L’intervento strutturale è stato sviluppato in sinergia con gli interventi per l’efficientamento energetico, questi su progetto dello Studio Stancanelli Russo Associati s.r.l., con la collaborazione dell’Ing. Melita Pennisi. Così, occupandoci della copertura abbiamo provveduto anche alla sua coibentazione e abbiamo cambiato anche buona parte degli infissi presenti, sostituendoli con infissi lignei di rovere e douglas, in colorazioni rispondenti al contesto storico. A questi interventi di ammodernamento, pensati per rendere più sostenibile l’edificio, si sono aggiunti anche l’uso del termointonaco applicato alle facciate non principali (quelle non interessate dal vincolo storico) e l’adeguamento degli impianti termici, con la messa in opera di pompe di calore. Grazie a questi interventi l’efficienza energetica del fabbricato è stata incrementata di due classi.

Gli interventi per il restauro delle facciate
Come già anticipato, a caratterizzare questo progetto è stato il rispetto della memoria storica dell’edilizia tradizionale ed il restauro, tra l’innovazione e la tradizione. Con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Culturali, che ha suggerito le tecniche da utilizzare, abbiamo provveduto al restauro sia della pietra che dell’intonaco delle facciate di via Crociferi e via Alessi. Per il nuovo intonaco, data la valenza storica importante, abbiamo mantenuto la differenza di colore tra strada principale e secondaria. Era infatti uso comune del tempo quello di utilizzare un intonaco più raffinato, simile ad uno stucco e molto lavorato, sulla facciata della via principale ed invece il cocciopesto, un intonaco non raffinato, sulle vie secondarie. Una caratteristica che abbiamo mantenuto, utilizzando un intonaco con velatura finale su via Crociferi ed il cocciopesto per le altre zone. Grazie al nostro intervento di restauro, il palazzo presenta nuovamente due colori diversi come da tradizione, con due velature di colore diverso ma simile per mantenere intatta la logica dell’epoca.