Pur essendo cronaca da qualche giorno, crediamo sia arrivato il momento di raccontarvi qualcosa di più in relazione a una notizia che ci ha reso orgogliosi: collaborando con un gruppo di bravissimi colleghi e amici abbiamo vinto il bando per la progettazione della Cittadella Giudiziaria di Catania. Ringraziamo infatti di cuore, per il duro lavoro svolto insieme, Modo Studio, Comma Engineering, Claudio Consoli, Melita Pennisi, Salvatore Palillo e Rosario Rosso.
Siamo ovviamente molto contenti di esserci aggiudicati il primo posto nel concorso per la progettazione della Cittadella Giudiziaria della città di Catania, la nostra città.
E siamo contenti soprattutto perché il nostro progetto propone che i nuovi uffici giudiziari in Viale Africa a Catania, oltre a puntare sulla qualità e sull’attrattività, perseguano l’obiettivo dell’inserimento e del confronto con la realtà circostante in maniera del tutto sostenibile.
Progettato in ambiente BIM, abbiamo cioè immaginato un ambiente integrato alla città nella ricerca della condivisione degli spazi pubblici e nel rispetto della sicurezza dei cittadini. Questa relazione tra gli spazi viene sottolineata dalla presenza di una grande piazza aperta sul mare, che non è più solo uno sfondo scenico ma diventa forma e materia in continuo dialogo con lo spazio costruito.
A guidarci è stata l’idea di una stretta connessione tra funzione e forma, in cui le specifiche attività (Tribunale Civile, Corte d’Appello, Polizia Giudiziaria, etc) si dichiarino e si distinguano anche all’esterno. I vari corpi costituenti il progetto – i due volumi sovrapposti, denominati Blocco 1 e Blocco 2 interamente dedicati al Tribunale civile e alla Corte d’appello mentre il terzo, Blocco 3, è destinato alle Forze dell’Ordine (Polstato, VV.UU., CC, GDF – hanno forme architettoniche rigorose e sono saldati insieme dallo spazio urbano ritrovato (la piazza), che diventa il tratto distintivo dell’intero intervento.
La qualità dell’architettura contemporanea non può non parlare il linguaggio della sostenibilità che si traduce in scelte progettuali che prevedono l’impiego di fonti di energie rinnovabili, recupero delle risorse, uso di materiali riciclati e riciclabili con una scelta improntata sul criterio della durabilità, ottimizzazione dell’illuminazione e ventilazione naturale, con un sensibile risparmio energetico e un elevato comfort.
Ma un edificio è sostenibile e intelligente quando i suoi spazi siano confortevoli e di alta qualità soprattutto per gli individui che lo vivranno. Non solo, quindi, “luogo fisico” ma anche di un “luogo di relazioni”; un edificio smart che, utilizzando soluzioni tecnologiche ed innovative, possa garantire elevate prestazioni, sia a livello micro dell’edificio, sia su scala macro del quartiere in cui è inserito.
Strutturalmente è stata fatta la scelta, fondamentale in termini di controllo della vulnerabilità sismica, di conferire all’edificio un sistema di protezione passiva al sisma, dotando la struttura di dispositivi che la sottraggano all’azione sismica attesa, piuttosto che ricercando dispendiosi incrementi di geometria e di resistenza dei materiali.
Insomma, abbiamo messo in campo le nostre migliori energie per progettare una cittadella giudiziaria integrata nel contesto urbano di Catania, sostenibile da punto vista ecologico, sismicamente isolata mediante dispositivi tipo friction pendulum e in cui la valenza estetica e la fruibilità funzionale siano orientate a garantire elevati livelli di sanificazione e di pulizia soprattutto in relazione alle necessità generate dall’emergenza pandemica da Covid-19.