Il complesso si sviluppa a pochi metri dal mare, su di una porzione della scogliera in declivio verso la riva. Il dislivello presente è stato utilizzato per ricavare i locali del ministero pastorale, ossia le aule e il salone. Questo ha consentito di realizzare una grande piazza pianeggiante e organica al centro della quale sorge la chiesa vera e propria.
Ai due estremi dell’edificio di culto si aprono due grandi nicchie sotto eleganti archi a sesto acuto, uno a formare un nartece d’ingresso e uno absidale. Quest’ultimo arco guarda, da pochi passi, il mar Ionio e l’isola di Capo Passero, accogliendo la luce mediante una feritoia cruciforme. A lato della chiesa, come un corpo che accompagna il movimento organico delle pareti, è presente la sagrestia, con copertura piana.
Sfera simbolica e liturgica
Il gesto compositivo semplice e uniforme ha comportato in realtà una grande complessità e attenzione costruttiva, per mantenere la fluidità e la morbidezza delle linee. L’ obiettivo dell’opera è stato quello di attuare il progetto ecclesiologico-liturgico scaturito dal Concilio Vaticano II. In particolare l’elemento compositivo generatore della Chiesa è la barca, simbolo dell’attività di pesca prevalente fra la popolazione, che volge la prua verso la Madonna posta sull’ isola di Capo Passero ed è essa stessa simbolo del mistero di comunione e popolo di Dio pellegrinante verso la Gerusalemme Celeste.
Pillole tecniche
Il complesso parrocchiale è costituito da tre corpi di fabbrica separati da giunti: l’Aula principale (Chiesa), i locali destinati alla Sagrestia attigua alla Chiesa, le aule per il ministero pastorale.
In particolare, l’Aula è realizzata mediante la costruzione di una platea di fondazione in cemento armato, da setti in cemento armato e da una copertura parabolica costituita da 15 capriate in legno lamellare ed acciaio del tipo Polonceau che consentono un’unica grande navata larga circa 20 m e profonda quasi 34 m. La prua e la poppa dell’Aula per le loro particolari forme di sezioni coniche e per loro quote in elevazione sono state progettate come strutture reticolari in acciaio da assemblare velocemente in cantiere. Le coperture dei locali adibiti a Sagrestia e al ministero pastorale sono state realizzate con un solaio in cemento armato alleggerito con sistema u-boot beton. Tutti i cementi utilizzati rientrano in classe di esposizione di tipo XS1 per resistere alla salsedine, mentre le pareti sono coperte da un cappotto isolante per resistere meglio agli agenti atmosferici, al caldo torrido e agli agenti salini.
Oggetto dell’intervento
Nuovo complesso ecclesiastico
Prestazioni svolte – Stancanelli Russo Associati
Progettazione preliminare
Progettazione definitiva
Progettazione esecutiva
Progettazione costruttiva
Direzione lavori
Misure e contabilità
Prestazioni svolte – Impresa Ernesto Stancanelli srl
Cantierizzazione
Costruzione
Committente
Diocesi di Noto
Anno
2013-2015
Tecnologia di progettazione
Building Information Modeling (BIM)
Fotografie
Nicolò Cappello, Vari