Gli obiettivi dell’opera

La proposta progettuale prevede la demolizione dell’edificio scolastico esistente e la ricostruzione in situ di un plesso scolastico nuovo che, oltre ad ospitare la scuola materna e primaria di Adrano, possa anche diventare un luogo di gioco e ritrovo per i bambini anche in orario extrascolastico.
Gli spazi sono pensati per garantire benessere e massima inclusività, non solo in termini di accessibilità ma anche in termini di adattabilità alle molteplici funzioni di gioco, di movimento e di cura, stimolando così un senso di comunità a tutte le età. La biblioteca, utilizzata anche come spazio polivalente e/o auditorium, la palestra e la corte interna attrezzata con campi sportivi, possono essere usati agevolmente in orario extrascolastico per attività culturali, sportive e ricreative, senza interferire con lo spazio dedicato alle aule.
La biblioteca, in particolare, si diffonde anche negli spazi connettivi della scuola primaria con il posizionamento di scaffali e sedute informali che offrono stimoli inattesi per la fruizione generando, così, una consuetudine che sarà la base del futuro rapporto con i libri.
Il progetto è configurato in modo che tutti i bambini e le bambine possano fruirne in modo autonomo e autoregolato, pensando alla sicurezza anche come educazione al rischio, quindi come valore pedagogico prima che come vincolo prescrittivo.

Il nostro intervento

L’edificio è generato dall’intersezione di tre elementi: l’aula, il cluster e la forma del lotto, marginale rispetto ad un tessuto urbano denso e disorganico. Le Torri del Vento, nate dalla necessità di portare luce e areazione naturale, diventano elementi riconoscibili nel panorama e coniugano tradizione e innovazione tecnologica.
La scuola si articola intorno a una corte il cui atrio principale affaccia verso il suggestivo panorama a ovest, sulla Valle del Simeto. Le Torri del Vento, i corpi di distribuzione verticale e gli spazi comuni-mensa, palestra, biblioteca – emergono dal corpo rivestito in coccio pesto che contiene le aule. In questo gioco di volumi la palestra e la biblioteca costituiscono la “soglia” con la città, definendo gli accessi principali alla scuola, anche sotto un profilo simbolico.
Le facciate sono rivestite con materiali locali per conservare i colori di un’architettura autoctona e limitare l’impatto ambientale legato al trasporto.

Lo spazio didattico è suddiviso in cluster formati da tre unità dedicate alle classi, o ai laboratori, e uno spazio buffer, ovvero un’area comune a un cluster di tre aule, utile ad attività trasversali. I cluster sono collegati tra loro da una distribuzione interna e una esterna costituita da patii e ballatoi che diventano una sorta di estensione dell’aula per l’attività didattica. Il locale mensa si inserisce tra il plesso dell’infanzia e della scuola primaria con accessi differenziati. Lo spazio esterno e coperto, attiguo alle classi, è da considerarsi come una vera e propria aula all’aperto tale da estendere la superficie della classe in particolare nella bella stagione.
La corte intorno alla quale si articola l’edificio risponde alla necessità di avere ampie aree polifunzionali, per lo sport, per l’educazione ambientale (gli orti destinati alla cittadinanza) e il gioco, sia libero che strutturato (vasche di sabbia, cupola geodetica e ragnatela di corde). Il verde si estende e inserisce nello spazio interno dell’edificio con patii e piccole corti
Nel rispetto del requisito NZEB, l’edificio punta alla climatizzazione passiva con soluzioni che abbattono il fabbisogno energetico, come l’utilizzo di elementi di facciata ombreggiante a bassa capacità termica, di serramentistica e vetrature ad alta prestazione energetica e bassa emissività, ma anche attraverso la realizzazione di un impianto fotovoltaico integrato per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e l’adozione di una copertura ad elevata riflettanza e bassa trasmittanza. L’impianto di illuminazione, è progettato con corpi illuminanti a led e controllato da sensori in grado di massimizzare l’utilizzo della luce naturale e modulare la luce artificiale nelle diverse ore della giornata in base a scenari preimpostati, differenti per funzioni di utilizzo e livello di occupazione dei locali. Le precipitazioni meteoriche, dalle coperture e dai percorsi pedonali, verranno raccolte, filtrate e riutilizzate per usi meno pregiati (irrigazione e cassette wc a doppio scomparto). Inoltre almeno il 70% in peso dei materiali provenienti dalla demolizione saranno avviati ad operazioni di riutilizzo, recupero e riciclaggio.

Pillole tecniche

Nate dalla necessità di portare luce e areazione naturale, le Torri del Vento coniugano tradizione e innovazione tecnologica col fine di massimizzare gli apporti provenienti da fonti rinnovabili, attraverso un orientamento pensato per sfruttare i venti predominanti e la luce zenitale. L’impianto di climatizzazione a tutt’aria è finalizzato a favorire il lavaggio dell’aria e minimizzare il più possibile il rischio di contaminazione “in door” con l’ausilio di opportuni sistemi di filtrazione. L’inserimento di recuperatori di calore opportunamente dimensionati e l’utilizzo di ventilatori ad alta efficienza all’interno delle Unità di Trattamento Aria, contribuisce inoltre a ridurre notevolmente i consumi energetici.
L’adozione di una struttura in XLAM garantisce una maggiore sicurezza sismica, rispetto ad altri materiali, dovuta alla maggiore leggerezza della massa resistente e alla maggiore capacità di dissipazione dell’energia sismica.
L’efficienza degli impianti meccanici è incrementata attraverso l’utilizzo di sistemi BAC (Building Automation and Control) di classe A ai sensi della norma EN15232 che, di concerto con software di TBM (Technical Building Management), permettono di razionalizzare l’uso di risorse energetiche all’effettivo fabbisogno dell’edificio.

Premi

Quarto classificato – Concorso Internazionale di progettazione

Oggetto dell’intervento

Demolizione e ricostruzione del plesso scolastico Don Antonino La Mela

Prestazioni svolte – Stancanelli Russo Associati

Concorso di progettazione in due gradi. Redazione della proposta 4° Classificato

Committente

Comune di Adrano

Partner

AREAPROGETTI srl

Anno

2022

Tecnologia di progettazione

Building Information Modeling (BIM)